Se hai ancora dubbi a riguardo, qui facciamo un po’ di chiarezza.
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L’artrosi è una patologia cronica e degenerativa.
L’artrosi è molto più diffusa dell’artrite e insorge, nella gran parte dei casi, dopo i 50 anni colpendo prevalentemente le anche, le ginocchia e le vertebre, ma anche le spalle. Si tratta di una patologia che deriva solitamente dal progressivo consumo della cartilagine causato da diversi fattori come la predisposizione genetica, il calo di estrogeni dovuto alla menopausa per le donne e traumi articolari.
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Rischio artrosi: quali sono le abitudini poco sane.
L’artrosi è cronica e degenerativa, ma è possibile rallentarne il decorso innanzitutto intervenendo sul nostro stile di vita, evitando fumo e alcol e seguendo un’alimentazione bilanciata, soprattutto per ridurre il peso corporeo che grava sulle articolazioni.
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Come ridurre il dolore dovuto all’artrosi.
Il movimento e la fisioterapia possono aumentare l’elasticità e quindi aiutare la mobilità e ridurre il dolore. Esistono inoltre diversi trattamenti farmacologici che possono alleviare i sintomi dell’artrosi; solo nei casi più gravi e invalidanti si ricorre alla sostituzione dell’articolazione con protesi.
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Alla base dell’artrite c’è sempre un processo infiammatorio.
L’artrite è quindi una malattia infiammatoria, che può essere di diverse tipologie.
La più diffusa è l’artrite reumatoide, una patologia autoimmune, che colpisce prevalentemente le piccole articolazioni come le dita, così come l’artrite psoriasica, però interessa principalmente le grandi articolazioni.
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Differenze tra artrite gottosa e artrite infettiva.
L’artrite gottosa, più comunemente conosciuta come gotta e più rara, è causata da un accumulo di micro-cristalli di ossalato di calcio che attaccano le articolazioni prevalentemente dell’alluce, ma anche di caviglia e ginocchio.
L’artrite infettiva o settica invece deriva da un’infezione dovuta ad esempio a basse difese immunitarie.
Benché condividano con l’artrosi il dolore e la difficoltà di movimento, i sintomi dell’artrite sono quelli tipici di uno stato infiammatorio.
A cura del Dott. Paolo De Stefanis, Specialista in Ortopedia e Traumatologia